di orazioconverso 1 anno fa 11 visualizzazioni
note «Ebbi la ventura di incontrare nella prima adolescenza una Pizia adolescente, autentica sacerdotessa di Apollo (si misurava già con Omero), musicale fin negli ingorghi più intrigati delle viscere». Questa è l’immagine, esatta, che di Giovanna Bemporad (1928) dà Elio Pagliarani, suo dichiarato allievo, in occasione della riedizione garzantiana degli Esercizi nel 1980 (comprendenti sue poesie e traduzioni, dai poemi indiani dei Vedha a Saffo, Omero, fino a Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Mallarmé, Valery, e ancora Rilke, Hölderlin e George).
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