«Tradurre è una fatica immane, si può essere fedeli alla lettera al testo di origine e fare anche poesia italiana e moderna, si sente subito il tono della traduzione, è una musica del traduttore. Tutto sta ad avere gli strumenti…» , diceva Giovanna Bemporad in un incontro nel giardino della Casa Internazionale delle Donne di Roma, di via della Lungara, ancora nel lontano 1989, presentando parti della sua splendida traduzione in endecasillabi dell’Odissea.
Giovanna Bemporad, il ritmo della traduzionedi Gabriella Musetti |
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